In questi giorni sta girando in rete la notizia dell’esperimento avviato da Unilever in Nuova Zelanda che permette ai dipendenti di lavorare 4 giorni alla settimana invece di 5 senza riduzioni di stipendio.
Il test durerà 12 mesi e l’obiettivo dell’amministratore delegato, Nick Bangs, è quello di cambiare il modo di svolgere il lavoro. Alla fine del test, Unilever valuterà se apportare questa modifica anche negli altri Paesi.
Non è il primo esempio di questo genere, due anni prima la stessa modifica venne fatta da Perpetual Guardian, sempre in Nuova Zelanda, e l’iniziativa ebbe molto successo.
Anche Microsoft, Think Productive e Shake Shack hanno fatto la stessa cosa.
Natalie Nagele, Co-founder e CEO della società Wildbit, ha detto di aver ridotto l’orario settimanale solo per un’estate per poi estendere l’esperimento di trimestre in trimestre.
“Abbiamo continuato a estenderlo ogni trimestre e un anno dopo, riflettendo, ci siamo resi conto di aver fatto di più in quell’anno rispetto a quanto fatto in precedenza.”
“Stiamo facendo la stessa quantità di lavoro, solo in modo più intelligente. Non sto chiedendo alle persone di fare di meno. I dipendenti hanno al massimo due riunioni di 30 minuti ogni settimana. Il resto del tempo dovrebbe essere senza riunioni per assicurarsi che i giorni siano produttivi”.
🔴 Punti in comune che sono emersi negli esempi che ho letto:
🍏 La comunicazione asincrona è essenziale.
🍏 Più attenzione all’invio di messaggi che potrebbero potenzialmente interrompere l’attenzione di qualcun altro.
🍏 Nessuna pressione nel controllare costantemente la posta elettronica.
🍏 Una riduzione drastica del numero e della durata delle riunioni.
🔴 Punti negativi:
🍏 La pressione potrebbe aumentare nel cercare di ottenere le stesse cose con meno tempo a disposizione.
🍏 Non funziona quando non ci sono obiettivi condivisi.
🔴 PUNTO CHIAVE: molte aziende stanno investendo nel cercare di capire il tempo di lavoro ininterrotto a disposizione delle persone e, di conseguenza, nell’identificare le eventuali distrazioni.
Un libro molto apprezzato: Deep Work di Cal Newport (finalmente disponibile anche in italiano).
“Quando le aziende offrono orari flessibili, vediamo un aumento della produttività: le persone sentono di voler ricambiare la flessibilità che ricevono. La chiave per rendere sostenibile una settimana lavorativa di quattro giorni è fissare obiettivi molto chiari e misurabili.” (Bill Castellano – Professor Strategic HR Management at Rutgers University).
🔴 Siamo nel futuro? No, in realtà se ne parlava già nel 1956 in un articolo del New York Times: l’allora vicepresidente Richard M. Nixon disse che una settimana lavorativa di quattro giorni sarebbe arrivata in un futuro non troppo lontano. (Qualche anno è passato, ma fa niente 😃)
